BEATA MARIA VERGINE ADDOLORATA: IL 15 SETTEMBRE SI CELEBRA LA BEATA MARIA VERGINE ADDOLORATA - Maria,
la Madre di Dio, unico essere umano che fu risparmiato dalla macchia
del peccato originale perché scelto per portare nel Suo grembo il Figlio
di Dio, viene celebrata e ricordata dalla Chiesa cattolica con molti
dolci appellativi. Ella infatti è madre, è Regina, è Signora e
Protettrice, Vergine e Avvocata di noi peccatori al cospetto del Suo
Signore. Il giorno 15 settembre il calendario liturgico celebra Maria con un appellativo doloroso: Beata Maria Vergine Addolorata. La
Madre di Dio fu infatti benedetta più di ogni altra creatura, avendo
avuto la sorte di poter crescere il Figlio di Dio come fosse suo figlio.
E come un figlio, a tutti gli effetti, lo amò. Maria conosceva
però fin dal giorno del suo miracoloso concepimento la sorte che
sarebbe toccata al quel bambino venuto dall'Altissimo. Il suo destino
era stato già definito nelle Antiche Scritture, e alla gioia di una
madre nel Suo cuore si unì sempre l'angoscia per la certezza che quel
Figlio non sarebbe stato con Lei a lungo. Non solo, lo avrebbe visto
patire e morire tra le più atroci sofferenze.
BEATA MARIA VERGINE ADDOLORATA SANTO DEL GIORNO: I SETTE DOLORI - Sette sono i dolori che Maria
patì, tutti narrati nei Vangeli Ufficiali. Il primo dolore lo ebbe al
momento di battezzare Gesù, quando il vecchio e saggio Simeone le
profetizzò che una spada le avrebbe trafitto il cuore. Non è un caso che
le effigi della Beata Vergine Addolorata la ritraggano spesso con il
cuore trapassato da spade, di solito in numero di cinque (come i misteri
dolorosi della corona del Rosario) o sette. Il secondo dolore è la fuga
in Egitto, causata dalle feroci persecuzioni di re erode. Il terzo
dolore Maria lo ebbe quando smarrì Gesù e lo ritrovò al Tempio. Vengono poi i dolori più grandi: l'incontro di Maria e Gesù lungo la Via Crucis; Maria che sta ai piedi di quella croce mentre suo Figlio muore; Maria che piange il Figlio morto e infine lo deve seppellire.
BEATA MARIA VERGINE ADDOLORATA SANTO DEL GIORNO: IL CULTO - La figura di Maria Addolorata
divenne oggetto di culto in epoca medievale. Uno degli episodi più
significativi circa la diffusione di questa venerazione riguarda la
città di Firenze. Si narra che qui sette nobili, soliti rivolgersi ad
un'effigie dipinta della madonna, videro la figura animarsi e tramutare
le sue vesti in abiti di lutto. La Madonna era triste per le lotte
intestine che dilaniavano la città. I sette giovani decisero di
abbandonare ogni ricchezza e di vestire un saio, e fondarono la
compagnia di Maria Addolorata, detta dei Serviti. Durante i secoli del Medioevo la figura di Maria
trafitta da lame di dolore divenne molto amata tra i fedeli, che
vedevano rispecchiate le loro sofferenze in quelle della Madre di Dio, e
se ne sentivano così consolati.
In un primo momento Maria Addolorata,
la Mater Dolorosa, veniva celebrata nell'ambito dei rituali della
Settimana santa antecedente la Santa Pasqua. La data del 15 settembre fu
fissata in modo definitivo da Papa Pio X nel 1913. Alla festività fu
dato il nome di Beata Vergine Addolorata. Il culto della mater Dolorosa
ha avuto origine in Italia ma si è poi diffuso in tutta Europa. Si è
radicato particolarmente in Spagna, dove si svolgono processioni molto
coreografiche in onore della Beata Vergine Addolorata.
Nel nostro Paese i centri in cui la venerazione è maggiormente sentita
sono Agrigento, dove il 15 settembre si svolge una solenne processione
con la statua dell'addolorata scolpita nel XVIII secolo, Bergamo e
Belluno.
I SANTI DEL 15 SETTEMBRE - Il
giorno 15 settembre il calendario liturgico della chiesa cattolica
ricorda anche la memoria di sant'Albino di Lione, dei Santi Emila e
Geremia, della serva di Dio Lavinia Sernardi
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