Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, non posso lodarvi, perché vi riunite insieme non per il meglio, ma per il peggio.
Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono
divisioni tra voi, e in parte lo credo. È necessario infatti che sorgano
fazioni tra voi, perché in mezzo a voi si manifestino quelli che hanno
superato la prova.
Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la
cena del Signore. Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a
prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l’altro è ubriaco. Non
avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il
disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo
dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!
Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho
trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del
pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio
corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo,
dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la
nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in
memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al
calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri.
Parola di Dio
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