martedì 27 settembre 2016

Dichiarazione di fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio

Dichiarazione di fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio e alla sua ininterrotta disciplina

COMUNICATO STAMPA

FERMA FEDELTÀ A UN MAGISTERO IMMUTABILE
80 Personalità cattoliche ribadiscono l’insegnamento della Chiesa sulla famiglia e sulla morale

Una Dichiarazione di fedeltà all’insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio e alla sua ininterrotta disciplina è stata divulgata oggi 27 settembre 2016 da un gruppo di 80 personalità cattoliche, comprendenti cardinali, vescovi, sacerdoti, eminenti studiosi, dirigenti di associazioni specializzate e noti esponenti della società civile.
La dichiarazione è stata divulgata dall’associazione Supplica Filiale, la stessa che ha promosso fra i due Sinodi sulla famiglia una raccolta di quasi 900.000 firme di fedeli cattolici (fra i quali 211 prelati) chiedendo a Papa Francesco una parola di chiarezza che dissipasse la confusione venuta a crearsi nella Chiesa nel concistoro di febbraio del 2014 su questioni fondamentali della morale naturale e cristiana.

Di seguito al presente Comunicato troverete un riassunto e, a seguire ancora, il testo completo della Dichiarazione di fedeltà, scaturito dalla constatata crescente confusione indotta nei fedeli dopo i due Sinodi sulla famiglia e la successiva pubblicazione dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia (con le sue propaggini interpretative più o meno ufficiali). Ciò che muove i firmatari - anch'io tra essi e, insieme a noi, mi auguro siate in molti a raccogliere e trasmettere il testimone - è il pressante dovere morale di riaffermare coram populo l’insegnamento bimillenario della dottrina cattolica sul matrimonio, la famiglia e la disciplina morale praticata per secoli nei confronti di queste basilari istituzioni della civiltà cristiana. Tale grave dovere si fa ancora più urgente in vista dell’attacco crescente che le forze secolariste stanno sferrando contro il matrimonio e la famiglia; attacco che non sembra trovare più la barriera di un tempo nella prassi cattolica, almeno nel modo in cui questa oggi viene generalmente presentata all’opinione pubblica.

Questo è un momento storico. Anche perché abbiamo con noi i nostri pastori di riferimento.
Da mesi ormai assistiamo a continue prese di posizione sotto diverse forme, interviste, articoli, lettere aperte, di singoli prelati e sacerdoti (pochi) di singoli teologi, filosofi, storici, giornalisti e bloggers, e anche di gruppi ben definiti di persone, come nel caso recente dei 45 studiosi [qui - qui]. E non dimentichiamo le pubbliche prese di posizioni del vescovo Schneider  [qui] e del cardinale Burke [qui]. Qui l'indice di tutti gli interventi sull'AL.
In molti casi si trattava di una riflessione e/o di una denuncia della situazione attuale, in altri ci si è rivolti direttamente al Papa per chiedergli di pronunciarsi ed impegnarsi in modo chiaro e definitivo sulle ambiguità sul matrimonio che si vanno diffondendo in tutto l'orbe cattolico.
Da parte sua invece si è constatato un totale disinteresse e misconoscimento; non solo: v'è stata perfino un'incredibile sua risposta indiretta avente l'innegabile scopo di rafforzare la dilagante sua interpretazione eterodossa sul matrimonio, come è successo appunto nella recente risposta ai vescovi argentini. [qui]

Questo è un momento storico, perché per la prima volta ogni singolo fedele cattolico (non nell'ambito ristretto di un singolo gruppo omogeneo) è invitato ad aggregarsi nella firma di una Dichiarazione dal titolo inequivocabile e assiomatico, un atto di fede pronunciato ad alta voce dai tetti in quanto cattolici, di qualsiasi estrazione nazionalità condizione, chierici e laici, tutti uniti per sottolineare che per nulla al mondo intendiamo rinunciare all'insegnamento di Cristo tramandato fedelmente dalla Chiesa Cattolica per 20 secoli.

Si dirà: ok, è già successo. Quasi un milione di cattolici avevano espresso la famosa Supplica Filiale. Ma che fine ha fatto? L'abbiamo visto tutti! L'Amoris Laetitia ne è il deludente e preoccupante risultato.
Però osservate meglio: qui, in questa Dichiarazione di fedeltà all'insegnamento immutabile della Chiesa sul matrimonio e alla sua ininterrotta disciplina, non ci si rivolge al Papa. Come già detto, ben sappiamo quale ne sarebbe l'esito. Quindi niente déjà vu.

Firmare e far firmare questa dichiarazione, oltre a far emergere l'impegno personale di fede di ciascun firmatario, ha il sapore di un serrare i ranghi, finalmente! di un guardarsi in faccia per riconoscersi appartenenti non ad un generico popolo ecumenicamente in cammino ma al Corpo Mistico di Cristo in virtù della Comunione di Santi.

In questo frangente storico l'essere cattolici si delinea e si gioca sul tema scottante del matrimonio, che è cellula costituente della società, ma soprattutto del regno sociale di Cristo, da cui il mondo intero non ha che da avvalersi per un autentico progresso umano secondo l'imprescindibile disegno del Creatore.
Significa segnare un confine, sì un confine! (parola reietta) per affermare con forza che cattolicità non significa apertura al mondo, ma annuncio al mondo.
Questo è davvero un momento storico.

Solidamente supportata da un cristallino e inconfutabile insegnamento, anche molto recentemente ribadito dal Supremo Magistero della Chiesa, la Dichiarazione si articola in 27 affermazioni di verità esplicitamente o implicitamente negate o rese ambigue nell’attuale linguaggio di vari documenti ecclesiali di carattere pastorale.  Si tratta, secondo i firmatari, di dottrine e prassi immodificabili che riguardano, ad esempio, la fede nella Presenza Reale di Cristo nell’Eucaristia, il rispetto che si deve ad Essa, l’impossibilità di partecipavi in stato oggettivo di peccato grave, le condizioni del pentimento per ricevere l’assoluzione sacramentale, l’ottemperamento universale del Sesto Comandamento della Legge di Dio, il gravissimo dovere di non dare scandalo pubblico e di non indurre il popolo di Dio a peccare o a relativizzare il bene e il male; i limiti oggettivi della coscienza, ecc.

La Dichiarazione di Fedeltà è già disponibile in inglese e italiano ed entro breve lo sarà anche in francese, tedesco, spagnolo e portoghese sul sito http://www.filialappeal.org/
Chiunque vorrà aderire ad essa potrà farlo firmando qui
 

Nessun commento:

Posta un commento